mercoledì 11 febbraio 2015

[Dal libro che sto leggendo] La strage dei congiuntivi

Fonte: Pinterest


Oggi, assaggio corto, ma è troppo divertente. Ieri, leggendolo, mi sono accorta che racchiude il senso del libro che sto leggendo. Libro, come detto in un post di Dicembre, che abbiamo scoperto per caso, grazie all'allettante comunicato stampa pre-presentazione, e  che sapevo di voler leggere visto che l'autore si presenta in maniera del tutto atipica. Detto fatto! Alla fine è stato inserito nelle #letturecondivise che, periodicamente, facciamo con le lettrici di twitter. Attualmente mentre le altre, lo hanno finito o sono in dirittura di arrivo, io sono ancora a metà ma già ho idea che questo lavoro difficilmente mi deluderà (leggere per due gruppi di lettura due libri diametralmente opposti è un po' complicato!).

E' un noir - e ora capisco perché la presentazione che ho visto a "Più libri più liberi" non si accennava alla trama, perché sarebbe stato complicato non svelarne i meccanismi che regolano il sottile gioco di questa storia-, che vede due fazioni fra loro contrapposte: gli incattiviti e il mondo che li continua ad incattivire. Da un lato c'è l'amore per la lingua, la grammatica, la cultura "de li tempi antichi" o degli avi, dall'altra c'è il mondo moderno che preferisce inscatolare la cultura in un distributore di frasi fatte o artefatte e pure mal riferite. C'è un morto, l'assessore, che se non fosse stato ammazzato probabilmente lo avrei ucciso io, c'è anche un ispettore e anche una stampante... Adesso non ditemi che non siete curiosi eh? Se volete sapere del ruolo dell'ispettore, non della stampante - non lo sapessi ma lo so!-, ve lo dovete leggere! Ah, dimenticavo, c'è anche un bastone di legno d'olivo, che non è quello di Davide Mosca, ma tanto sò che a voi importa solo l'ispettore, giusto?

Io mi sto divertendo un mondo a leggerlo e lo consiglio caldamente e non vedo l'ora di recensirlo approfonditamente.
Se poi il pensiero della stampante...ops!...pardon!... dell'ispettore o dell'omicido non vi interessa... ma tanto non ci credo! :D
Buone letture,
Simona Scravaglieri

P.s.: Mi è d'obbligo sottolineare che la scelta del grassetto è mia ed è fatta per evidenziare le parole che nel testo sono in corsivo e che, invece, con questo carattere, che la scienza ha stabilito che a video si legge meglio, non sarebbero state altrettanto evidenti. 

[...] Vedo gli occhi  astiosi di un grassone che sta segretamente invidiando il mio posto nello scompartimento e soprattutto la comodità della poltrona; gli occhi preoccupati di un tipo losco che sta viaggiando senza biglietto e teme di essere scoperto da un momento all'altro; gli occhi bagnati dal pianto di una ragazza che si è appena separata dal suo innamorato ; gli occhi enormi, puri, curiosi, pieni di amore, di sole, di luna di una bambina.
Avrà sì e no sette anni. Viso minuto, nasino all'insù, frangetta, treccine annodate con due fiocchi color avorio su cui sono ricamati due ippopotami stilizzati. La bambina si avvicina al vetro fino a sfiorarlo con la fronte, inspira profondamente, alita sulla lastra spessa e, con ditino incerto, scrive la parola ciao. Fa tenerezza. Le sorrido. Quando si accorge che la sto osservando china lo sguardo timidamente e scappa via. La sensibilità dura solo qualche attimo, poi il mio cuore torna ad indurirsi come terreno argilloso dopo la pioggia, perché io so che cosa accadrà, perché io riesco a vedere nel suo futuro.
Povera bambina che oggi gioca con le bambole, divora quintali di caramelle di gelatina alla frutta e scrive ciao; e che domani darà il suo primo bacio al suo fidanzatino e, dopo averlo lasciato per un altro, gli dirà addio; e che poi diventerà donna e incontrerà l'unico grande vero amore della sua vita e non avrà scampo quando, dopo il primo appuntamento, sull'uscio di casa, con le spalle poggiate alla porta e la gambetta sollevata con fare malizioso, lo abbraccerà e, avvicinando le labbra umide e vogliose alle sue orecchie, gli sussurrerà con voce sensuale spero che posso rivederti presto. È così, mia cara bambina. Non puoi sfuggire al tuo destino. Sarai un'altra rozza assassina della grammatica, un altro nome da aggiungere alla nostra lista, un altro bersaglio, un'altra macchia da eliminare. Senza nessuna pietà.[...]
 

Questo pezzo è tratto da:

La strage dei congiuntivi
Massimo Roscia
Exòrma Edizioni, ed. 2014
Prezzo 15,50€ 

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