giovedì 9 febbraio 2017

[Dal libro che sto leggendo...] I romagnoli ammazzano al mercoledì

Fonte: Las Vegas Edizioni


Due?? Due [Dal libro]? Eh lo so, in merito alle iniziative del #BBB, doveva uscire ieri ma poi c'era un incastro che non andava e quindi abbiamo ricorretto il tiro: ieri King e oggi Bacchilega, che non ci sta male eh... Anzi a dirla tutta dietro l'effetto del primo impatto di persona seria e compunta, lascia una scia dolce amara da noir che ben si abbina con il suo stile. Sì, perché devi un po' essere portato per natura a fare un tipo di scrittura un po' "nera" che risulti al contempo scorrevole e non angosciante ed è questione di talento ragazzi, non c'è nulla da fare...

A questo aggiungiamo anche il rimando, secondo me gustosissimo, a Scerbanenco che ci sta anche bene perché il clima che pervade questo libro ricorda molto il compianto Giorgio. Siamo in Romagna e abbiamo di fronte 4 quarantenni che non hanno mai combinato poi molto nella vita, sopravvivendo con sotterfugi e imbrogli. Eppure in quello che Davide ha individuato, mentre scambiavamo due parole a Più libri più liberi, come "quel momento della vita che è un punto di svolta" i nostri 4 antieroi non sembrano avere alcuna intenzione di cambiare le proprie idee progettando un colpo grosso che dovrebbe cambiare la vita di tutti.

Secondo me ha una bella scrittura scorrevole e piacevole da leggere, la storia sembra interessante e ne riparleremo quando l'avrò ultimato e vi farò la recensione. Per ora vi faccio sbirciare nelle prime pagine!
Buone letture,
Simona Scravaglieri

Giovedì  

SexyRosy56 ciabatta verso il bagno trascinandosi dietro la luce asmatica del mattino, la pera cotta del suo culo cascante, ali di pelle pendenti dalla schiena come uno spinnaker strappato dalla bufera e quei cinque anni d’età che in chat si è levata, mentre dal vivo appesantiscono indelicati quel 56 in fondo al nickname, forse il numero delle ultime candeline spente, forse la sua data di nascita, la sostanza non cambia. 
La sostanza è che SexyRosy56 è una Tardona Assassina, cioè quel genere di donna che non si arrende neanche davanti al bazooka dell’evidenza e che nei suoi bei safari via web si ostina ad andare a caccia di begli esemplari di maschio come il qui presente, da accalappiare ed esporre come un trofeo del vizio, da comandare e frustare secondo lo sfizio, trastullandosi al gioco dell’inflessibile domatrice e del tigrotto ammaestrato. 
Praticamente, la Moira Orfei dell’erotismo. 
Sì padrona, adesso salto nel cerchio. Sì padrona, se vuoi mi tuffo nel fuoco. Sì padrona, sono la tua docile belva consegnata a domicilio, Iva e trasporto inclusi nel prezzo, come è inclusa questa vertiginosa differenza d’età che ti fa frullare la testa, ché trentanove sono gli anni miei, e mentre ti ritiri nel cesso cercando di rimettere in sesto i dissesti di questa notte selvaggia, io mi rialzo felino dal tuo lettone a baldacchino. 
Perché ieri sera, appena rientrati a casa tua, non mi è certo sfuggito dove hai lasciato cadere quella bella collanina d’oro che ti ornava il sovraesposto décolleté. Quella collanina che hai tanto maneggiato durante la cena al tuo ristorante preferito, mentre mi parlavi, sorridevi e desideravi. E che non ho perso d’occhio per tutto il tempo, lasciandoti credere che ambivo alle tette e non al bottino. Alla buonanima cornuta del tuo vecchio sposo sarà costata un rene e tanto fegato. Magari te l’avrà pure regalata per amore, o forse per riparare a un malestro coniugale. 
Comunque non mi importa dell’origine di quel tesoretto, mi importa del suo destino. Quindi mi rinfilo addosso la mia tenuta da appuntamento galante: camicia bianca con i gemelli e abito scuro gessato fino. Le scarpe inglesi su misura le tengo invece in mano, perché è meglio evitare rumori sospetti: anche le donne con problemi di udito, come quelle che di solito frequento, hanno l’orecchio assoluto nel riconoscere i passi di un uomo che se ne va, lasciandole sole. 
E mentre la porta chiusa del bagno mi restituisce un rassicurante scroscio d’acqua provenire dal lavandino e l’inquietante vocina della Tardona Assassina canticchiare Like a Virgin , mi dirigo verso la stanza guardaroba di SexyRosy56, dove il suo portagioie è rimasto libero dal mini lucchetto che normalmente lo protegge. È stata infatti un’ottima idea scassinare il suo cuore generoso e fibrillato, e a seguire tutto il resto, invece che perdere tempo con serrature ghignose. 
Flashback di SexyRosy56 che si leva la collana, che la rimette nello scrigno, che sta per richiudere lo scrigno con il lucchetto, che desiste dal tentativo perché la sua mano è afferrata dalla mia e appoggiata con fermezza proprio là, su una certa zona dei pantaloni che, vista la mia natura di nobiluomo e vista la proprietà di quella zona di imbizzarrirsi facilmente, chiamerò signorilmente “cavallo”. 
Like a virgin, touched for the very first time ”, si sgola di là nel cesso la mia Tardona Assassina. Se solo sapesse che ha appena conosciuto il Playboy della Truffa, come ho letto sul giornale l’altro giorno, o Ruben Fontana, come si legge invece sulla mia carta d’identità, avrebbe pochi motivi per fare la vedova allegra. 
Velocemente svuoto il portagioie: collanine, anelli, orecchini, ninnoli di varie fogge ed epoche. Roba buona per alcuni ricettatori di mia conoscenza. Ottima anche per certi gioiellieri del centro storico allergici alle bolle d’accompagnamento. 
Poi in silenzio apro la porta, esco sul pianerottolo e mi infilo le scarpe inglesi. I pantaloni gonfi d’oro all’altezza delle tasche. 
Nelle orecchie l’eco di Moira Orfei che canta Like a Virgin
E ora, sparire. 
SexyRosy56, è stato bellissimo anche per me.

Questo pezzo è tratto da:

I romagnoli ammazzano il mercoledì
Davide Bacchilega
Las Vegas Edizioni, ed. 2014
Collana "Jackpot"
Prezzo 14,00€


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